L’infiammazione è una risposta naturale e fisiologica del corpo a uno stimolo nocivo (trauma, infezione, tossina) ed è un naturale sistema di protezione del corpo. Serve a contenere il danno e avviare i processi di riparazione dei tessuti. Ne esistono due tipi: acuta, rapida e risolutiva e cronica, persistente, dannosa, spesso senza sintomi evidenti, collegata a patologie come diabete, fegato grasso, obesità, malattie cardiovascolari, etc.
Un’alimentazione scorretta è una delle principali cause dell’infiammazione cronica. Diete ricche di zuccheri raffinati, grassi saturi e poveri di fibre favoriscono la produzione di mediatori infiammatori, provocando picchi glicemici e insulino-resistenza. Tuttavia non tutti gli zuccheri sono uguali, quelli presenti nella frutta o verdura, se consumati in modo appropriato da un organismo sano, non causano problemi. Per la maggior parte della popolazione questi tipi di zuccheri non sono dannosi perché accompagnati dalla fibra che aiuta a evitare picchi glicemici. Nonostante questo gli zuccheri sono amati dai batteri "cattivi" del microbiota intestinale. Il nostro intestino è popolato da un microbiota composto da batteri "cattivi" che convivono con batteri "buoni", insieme a virus, funghi e protozoi, formando una comunità di microrganismi. Quando i batteri "cattivi" prendono il sopravvento si crea uno squilibrio noto come disbiosi, che indebolisce il sistema immunitario. Il microbiota ha un ruolo chiave nel regolare l’infiammazione e la disbiosi può contribuire allo sviluppo dell’infiammazione sistemica. Lo studio del microbiota intestinale può essere di grande aiuto nell’identificazione della disbiosi e delle modalità, soprattutto dietetiche, per riportare la flora batterica intestinale ad uno stato di eubiosi.
Gli alimenti che contribuiscono a mantenere un microbiota sano sono i polifenoli presenti nella frutta, nella verdura e nelle fibre, come l’amido resistente contenuto nelle patate e nelle patate dolci cotte e raffreddate per 12 ore. Altri alimenti molto importanti per il microbiota sono i latticini fermentati che forniscono una maggiore diversità batterica, i piccoli pesci grassi come sgombri, acciughe e sardine, ricchi di acidi grassi e omega-3. In generale una dieta mediterranea è consigliata per le sue proprietà anti-infiammatorie.
In conclusione è importante mantenere l’equilibrio del microbiota attraverso la dieta e lo stile di vita e in alcuni casi mediante l’uso di probiotici. L’attività fisica regolare riduce i livelli di infiammazione. Dormire bene, evitare fumo e alcol, gestire lo stress sono tutti fattori protettivi. La prevenzione parte dall’infanzia con le buone abitudini fin da piccoli: “prevenire è curare”.